INCONTRI DI MINDFULNESS
MEDITAZIONE E CONSAPEVOLEZZA
Ogni giorno siamo in balia della frenesia dei nostri pensieri, delle nostre forti emozioni, degli eventi della vita che accadono e che sembrano trascinarci in un vortice di accadimenti di cui spesso non siamo pienamente consapevoli. Ci lasciamo vivere anziché vivere il momento presente, procrastinando il momento in cui affronteremo i problemi e le sensazioni spiacevoli connesse o rimandano ad un domani senza data certa il momento in cui ci concederemo il permesso di godere del nostro tempo.
Viviamo di automatismi che il più delle volte ci fanno vivere prigionieri in casa nostra, senza neanche accorgercene.
Il termine Mindfulness si riferisce invece proprio a quella capacità che abbiamo di dirigere l'attenzione in modo intenzionale, non giudicante su ciò che ci accade in un determinato momento, ovvero di familiarizzare con noi stessi arginando il senso di estraneità dalla nostra vita per ritornare ad esserne più pienamente protagonisti.
Tale capacità può essere potenziata per mezzo di sessioni di meditazione formale che derivano dalla tradizione buddista per essere poi trasferite e generalizzate ai più vari contesti e situazioni di vita.
Questo percorso si propone dunque come un allenamento alla presenza mentale e alla capacità di nutrire e ampliare la consapevolezza che abbiamo del nostro corpo, delle nostre emozioni e sentimenti, dei nostri pensieri al fine di tornare alla guida della nostra esistenza, anziché lasciare che semplicemente trascorra e imparando a liberarci dalle sofferenze eccessivamente inutili che da soli perpetuiamo con attaccamenti a pregiudizi, sentimenti distruttivi e svalutazioni feroci che abbiamo nei nostri confronti e degli altri.
Fra le esperienze che verranno proposte, ci sono: meditazione sul corpo e sulle sensazioni corporee, meditazione sul respiro, meditazione sulla gentilezza amorevole, meditazione della montagne, meditazione in movimento, meditazione sul cibo, meditazione su eventi di vita piavevoli/spiacevoli, meditazione sui pensieri, meditazione sulle emozioni, meditazioni sui suoni.
Il crescente interesse della ricerca scientifica internazionale per la Mindfulness e la sua crescente applicazione in ambito medico, psicoterapico ed educativo (v. protocollo Mbsr di Jon Kabat Zinn) sono la testimonianza di come ampliare la propria consapevolezza aiuti a migliorare la qualità della propria vita.
A chi è rivolto?
A principianti curiose/i e interessate/i alla meditazione e praticanti che vogliano approfondire la propria esperienza di pratica meditativa in gruppo.
A tutte/i coloro che vogliano familiarizzare con se stesse/i, conoscere i funzionamenti della propria mente, limitare le sofferenze eccessive e inutili, gestire al meglio pensieri ed emozioni distruttive.
Quando?
Ogni giovedi a partire dal 18 ottobre 2018, dalle 18.00 alle 19.00, per 8 settimane.
Primo incontro di presentazione GRATUITO.
Dove?
C/o Studio di Psicoterapia di Spongano (Le), in via Mercadante s.n.
Quanto costa?
Ogni incontro costa 20 euro, per un totale di 160 euro. E' consigliata e preferibile l'adesione all'intero percorso (con la possibilità di recuperi individuali in casi di impossibilità di essere presente a singoli incontri; ogni richiesta di recupero è da comunicare per tempo). Il pagamento su richiesta può essere rateizzato.
Viviamo di automatismi che il più delle volte ci fanno vivere prigionieri in casa nostra, senza neanche accorgercene.
Il termine Mindfulness si riferisce invece proprio a quella capacità che abbiamo di dirigere l'attenzione in modo intenzionale, non giudicante su ciò che ci accade in un determinato momento, ovvero di familiarizzare con noi stessi arginando il senso di estraneità dalla nostra vita per ritornare ad esserne più pienamente protagonisti.
Tale capacità può essere potenziata per mezzo di sessioni di meditazione formale che derivano dalla tradizione buddista per essere poi trasferite e generalizzate ai più vari contesti e situazioni di vita.
Questo percorso si propone dunque come un allenamento alla presenza mentale e alla capacità di nutrire e ampliare la consapevolezza che abbiamo del nostro corpo, delle nostre emozioni e sentimenti, dei nostri pensieri al fine di tornare alla guida della nostra esistenza, anziché lasciare che semplicemente trascorra e imparando a liberarci dalle sofferenze eccessivamente inutili che da soli perpetuiamo con attaccamenti a pregiudizi, sentimenti distruttivi e svalutazioni feroci che abbiamo nei nostri confronti e degli altri.
Fra le esperienze che verranno proposte, ci sono: meditazione sul corpo e sulle sensazioni corporee, meditazione sul respiro, meditazione sulla gentilezza amorevole, meditazione della montagne, meditazione in movimento, meditazione sul cibo, meditazione su eventi di vita piavevoli/spiacevoli, meditazione sui pensieri, meditazione sulle emozioni, meditazioni sui suoni.
Il crescente interesse della ricerca scientifica internazionale per la Mindfulness e la sua crescente applicazione in ambito medico, psicoterapico ed educativo (v. protocollo Mbsr di Jon Kabat Zinn) sono la testimonianza di come ampliare la propria consapevolezza aiuti a migliorare la qualità della propria vita.
A chi è rivolto?
A principianti curiose/i e interessate/i alla meditazione e praticanti che vogliano approfondire la propria esperienza di pratica meditativa in gruppo.
A tutte/i coloro che vogliano familiarizzare con se stesse/i, conoscere i funzionamenti della propria mente, limitare le sofferenze eccessive e inutili, gestire al meglio pensieri ed emozioni distruttive.
Quando?
Ogni giovedi a partire dal 18 ottobre 2018, dalle 18.00 alle 19.00, per 8 settimane.
Primo incontro di presentazione GRATUITO.
Dove?
C/o Studio di Psicoterapia di Spongano (Le), in via Mercadante s.n.
Quanto costa?
Ogni incontro costa 20 euro, per un totale di 160 euro. E' consigliata e preferibile l'adesione all'intero percorso (con la possibilità di recuperi individuali in casi di impossibilità di essere presente a singoli incontri; ogni richiesta di recupero è da comunicare per tempo). Il pagamento su richiesta può essere rateizzato.
“Nessuno può vivere la tua vita al tuo posto; e qualsiasi sia l’affetto che una persona prova per te, esso non può e non deve sostituirsi al tuo prenderti cura di te. (…) Perché il cibo ti nutra devi effettivamente mangiarlo. Analogamente, per trarre beneficio dalla consapevolezza e capire perché è tanto preziosa devi effettivamente praticarla”. (Jon Kabat-Zinn, medico e ideatore del programma MBSR - mindfulness based stress reduction )
Durante gli incontri saranno proposte alcune esperienze meditative, eredità dalla tradizione orientale fatta propria - fra le altre discipline - dalla psicoterapia della Gestalt e dalla Mindfulness . In gruppo, il partecipante avrà occasione di approcciarsi alla meditazione e fare esperienza di come sia possibile potenziare la propria capacità di essere più intimamente in contatto con se stessi (sensazioni corporee, emozioni, pensieri), con il mondo esterno (suoni, sapori, odori), esplorando le proprie risorse psicofisiche e la propria capacità di far fronte ai grandi e piccoli eventi di vita quotidiana.
A chi è rivolto: a chiunque voglia accostarsi alla meditazione, per esplorarne le potenzialità e fare esperienza dei sui possibili benefici nella vita di tutti i giorni.
PER INFO E PRENOTAZIONI:
[email protected] /3204558947
Durante gli incontri saranno proposte alcune esperienze meditative, eredità dalla tradizione orientale fatta propria - fra le altre discipline - dalla psicoterapia della Gestalt e dalla Mindfulness . In gruppo, il partecipante avrà occasione di approcciarsi alla meditazione e fare esperienza di come sia possibile potenziare la propria capacità di essere più intimamente in contatto con se stessi (sensazioni corporee, emozioni, pensieri), con il mondo esterno (suoni, sapori, odori), esplorando le proprie risorse psicofisiche e la propria capacità di far fronte ai grandi e piccoli eventi di vita quotidiana.
A chi è rivolto: a chiunque voglia accostarsi alla meditazione, per esplorarne le potenzialità e fare esperienza dei sui possibili benefici nella vita di tutti i giorni.
PER INFO E PRENOTAZIONI:
[email protected] /3204558947
Ogni donna sin da quando è una bambina è chiamata, dall’educazione sociale e culturale, a rispecchiare degli aspetti della femminilità che spesso riducono la molteplicità di essere e di sentire, in una cornice stereotipata che limita le possibilità di espressione. Questo non permette alle bambine e poi donne di potersi autorizzare a sperimentare sensazioni, emozioni e pensieri che escono da quella cornice e di esprimere modi di essere che deviano dalle regole dello stereotipo.
L’obiettivo del seminario è quello di un percorso al femminile alla ricerca di parti di sé nascoste o inespresse ed alla scoperta delle proprie potenzialità sconosciute; un viaggio all’interno di noi stesse per dare voce a quelle parti di noi che spesso sono scollegate, non comunicanti, in contrasto, e trovare così una nuova armonia; un percorso per conoscerci un po’ di più nei vari aspetti che ci appartengono, ma anche per relazionarci con altre donne trovando nello scambio un potente mezzo di cura di sé e di trasmissione e ricezione di energia e nutrimento.Una occasione per ritrovarsi tra donne, in un’atmosfera di complicità e intimità, ma anche di condivisione di dubbi, paure, progetti e speranze, per parlare di sé, per specchiarsi nelle altre e riscoprirsi uniche.
METODOLOGIA
Durante il seminario darà utilizzata una metodologia esperienziale in gruppo utilizzando tecniche mutuate dall’arteterapia e dalla psicoterapia della Gestalt
A CHI E’ RIVOLTO
A tutte le donne di qualunque età che hanno voglia di sperimentarsi e di conoscersi un po’ di più. A tutte le donne che desiderano aumentare la stima per se stesse e la fiducia nella propria personalità. Alle donne che vogliono scoprire le proprie potenzialità.
(Seminario ispirato dal libro "Le dee dentro la Donna" di Jean S. Bolen)
L’obiettivo del seminario è quello di un percorso al femminile alla ricerca di parti di sé nascoste o inespresse ed alla scoperta delle proprie potenzialità sconosciute; un viaggio all’interno di noi stesse per dare voce a quelle parti di noi che spesso sono scollegate, non comunicanti, in contrasto, e trovare così una nuova armonia; un percorso per conoscerci un po’ di più nei vari aspetti che ci appartengono, ma anche per relazionarci con altre donne trovando nello scambio un potente mezzo di cura di sé e di trasmissione e ricezione di energia e nutrimento.Una occasione per ritrovarsi tra donne, in un’atmosfera di complicità e intimità, ma anche di condivisione di dubbi, paure, progetti e speranze, per parlare di sé, per specchiarsi nelle altre e riscoprirsi uniche.
METODOLOGIA
Durante il seminario darà utilizzata una metodologia esperienziale in gruppo utilizzando tecniche mutuate dall’arteterapia e dalla psicoterapia della Gestalt
A CHI E’ RIVOLTO
A tutte le donne di qualunque età che hanno voglia di sperimentarsi e di conoscersi un po’ di più. A tutte le donne che desiderano aumentare la stima per se stesse e la fiducia nella propria personalità. Alle donne che vogliono scoprire le proprie potenzialità.
(Seminario ispirato dal libro "Le dee dentro la Donna" di Jean S. Bolen)
Quali sono le ragioni che si pongono alla base di una corso di formazione sul tema dell’omoaffettività e dell’omogenitorialità? Gli omosessuali sono forse persone che hanno bisogni speciali e che necessitano dunque di trattamenti speciali? Di quale competenza specifica ha bisogno uno psicologo o uno psicoterapeuta per fornire un’adeguata consulenza psicologica o per garantire un adeguato percorso psicoterapeutico a persone non eterosessuali?
Le persone omosessuali o bisessuali non hanno bisogno speciali, sebbene nelle loro vite ricorrano temi simili e specifici, che spaziano dal supplementare compito evolutivo di bambini e adolescenti nello sperimentare una preferenza affettiva e un’attrazione erotica verso persone dello stesso sesso in assenza di copioni sociali riconosciuti, alle sfide esistenziali del coming out, del fare coppia e del fare famiglia all’interno di una società che solo di recente ha iniziato a dare qualche forma di riconoscimento giuridico a legami affettivi “non tradizionali”. Un psicologo o un terapeuta può certamente mettere in campo nella relazione di aiuto, tra le altre competenze professionali (e umane), la propria capacità empatica e il proprio interesse per l’altro al fine di esplorare e com-prendere tali tematiche, accompagnando il paziente nel loro dis-velamento. Questa possibilità di co-costruire – terapeuta e paziente insieme - una conoscenza in itinere viene però messa spesso in pericolo da pregiudizi e stereotipo diffusi, che affondano le proprie radici in terreni nutriti di informazioni non corrette, veicolate ideologicamente e culturalmente e spesso fuori dalla consapevolezza del singolo.
La necessità che rende fondamentale una formazione e un training specifici su tali tema è data, dunque, da una preoccupante costatazione che emerge da varie ricerche italiane e internazionali: nonostante l’omosessualità sia stata derubricata dal Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali da più di quarant’anni, persistono molti pre-giudizi negativi nei confronti delle persone omosessuali anche tra i professionisti della relazione di aiuto (Bartlett, Smith, King, 2009; Lingiardi, Capozzi, 2004; Lingiardi, Nardelli, 2011); pre-giudizi che, in quanto tali, non sono giustificati da evidenze scientifiche o dati di ricerca e che possono quindi minare il buon esito di un lavoro clinico, rendendolo in alcuni casi non solo fallimentare ma persino dannoso.
Per tali ragioni, il percorso formativo in oggetto è stato pensato con l’obiettivo di affrontare e chiarire i significati psicologico-sociali propri dei concetti di identità, genere, orientamento sessuale e omogenitorialità. In particolare, gli incontri saranno strutturati con l’intento di mettere i partecipanti nella condizione di riflettere, attraverso la narrazione di racconti di vita quotidiana e professionale, sulle proprie e sulle altrui convinzioni, credenze, dubbi, immagini mentali sul tema oltre che sulle questioni sociali ad esso connesse, e di confrontarle coi i più importanti dati di ricerca internazionali.
Un obiettivo specifico sarà quello di affrontare e chiarire i significati e i processi di formazione di stereotipi e pregiudizi, di come questi influenzino molte realtà relazionali nei maggiori contesti di interazione sociale, fino anche a interessare le relazioni di aiuto ed i setting psicoterapeutici.
PROGRAMMA
SABATO 6 MAGGIO
9.00 Saluti introduttivi dei rappresentanti dell’Istituto, dell’Enpap e dell’associazione DifferenteMente
9.30 Presentazione del corso di formazione e introduzione teorica
11.00 workshop teorico- esperienziali: omoaffettività, stereotipi e pregiudizi
13.00 pausa pranzo
14.00 workshop teorico-esperienziali: I temi dell’omosessualità nella consulenza psicologica 16.30 plenaria e supervisione
18.00 conclusioni
DOMENICA 7 MAGGIO
9.00 inizio dei lavori
9.30 introduzione teorica
11.00 workshop teorico-esperienziali: generatività, procreazione e genitorialità
13.00 pausa pranzo
14.00 workshop teorico-esperienziali: famiglie non tradizionali. Dalle ricerche internazionali alla stanza dello psicoterapeuta
16.30 plenaria e supervisione
18.00 conclusioni
DOCENTI
Alessandro Taurino, psicologo e docente di psicologia clinica presso l’Università di Bari
Chiara Monti, psicologa e psicoterapeuta della Gestalt
TUTOR D’AULA
Anna Maria Cagnazzo, psicologa e psicoterapeuta della Gestalt
Il corso si svolgerà presso l’Istituto Gestalt di Puglia, via De Simone 29 – Arnesano (Le)
PER INFO E PRENOTAZIONI:
[email protected], tel-fax 0832 323862
Le persone omosessuali o bisessuali non hanno bisogno speciali, sebbene nelle loro vite ricorrano temi simili e specifici, che spaziano dal supplementare compito evolutivo di bambini e adolescenti nello sperimentare una preferenza affettiva e un’attrazione erotica verso persone dello stesso sesso in assenza di copioni sociali riconosciuti, alle sfide esistenziali del coming out, del fare coppia e del fare famiglia all’interno di una società che solo di recente ha iniziato a dare qualche forma di riconoscimento giuridico a legami affettivi “non tradizionali”. Un psicologo o un terapeuta può certamente mettere in campo nella relazione di aiuto, tra le altre competenze professionali (e umane), la propria capacità empatica e il proprio interesse per l’altro al fine di esplorare e com-prendere tali tematiche, accompagnando il paziente nel loro dis-velamento. Questa possibilità di co-costruire – terapeuta e paziente insieme - una conoscenza in itinere viene però messa spesso in pericolo da pregiudizi e stereotipo diffusi, che affondano le proprie radici in terreni nutriti di informazioni non corrette, veicolate ideologicamente e culturalmente e spesso fuori dalla consapevolezza del singolo.
La necessità che rende fondamentale una formazione e un training specifici su tali tema è data, dunque, da una preoccupante costatazione che emerge da varie ricerche italiane e internazionali: nonostante l’omosessualità sia stata derubricata dal Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali da più di quarant’anni, persistono molti pre-giudizi negativi nei confronti delle persone omosessuali anche tra i professionisti della relazione di aiuto (Bartlett, Smith, King, 2009; Lingiardi, Capozzi, 2004; Lingiardi, Nardelli, 2011); pre-giudizi che, in quanto tali, non sono giustificati da evidenze scientifiche o dati di ricerca e che possono quindi minare il buon esito di un lavoro clinico, rendendolo in alcuni casi non solo fallimentare ma persino dannoso.
Per tali ragioni, il percorso formativo in oggetto è stato pensato con l’obiettivo di affrontare e chiarire i significati psicologico-sociali propri dei concetti di identità, genere, orientamento sessuale e omogenitorialità. In particolare, gli incontri saranno strutturati con l’intento di mettere i partecipanti nella condizione di riflettere, attraverso la narrazione di racconti di vita quotidiana e professionale, sulle proprie e sulle altrui convinzioni, credenze, dubbi, immagini mentali sul tema oltre che sulle questioni sociali ad esso connesse, e di confrontarle coi i più importanti dati di ricerca internazionali.
Un obiettivo specifico sarà quello di affrontare e chiarire i significati e i processi di formazione di stereotipi e pregiudizi, di come questi influenzino molte realtà relazionali nei maggiori contesti di interazione sociale, fino anche a interessare le relazioni di aiuto ed i setting psicoterapeutici.
PROGRAMMA
SABATO 6 MAGGIO
9.00 Saluti introduttivi dei rappresentanti dell’Istituto, dell’Enpap e dell’associazione DifferenteMente
9.30 Presentazione del corso di formazione e introduzione teorica
11.00 workshop teorico- esperienziali: omoaffettività, stereotipi e pregiudizi
13.00 pausa pranzo
14.00 workshop teorico-esperienziali: I temi dell’omosessualità nella consulenza psicologica 16.30 plenaria e supervisione
18.00 conclusioni
DOMENICA 7 MAGGIO
9.00 inizio dei lavori
9.30 introduzione teorica
11.00 workshop teorico-esperienziali: generatività, procreazione e genitorialità
13.00 pausa pranzo
14.00 workshop teorico-esperienziali: famiglie non tradizionali. Dalle ricerche internazionali alla stanza dello psicoterapeuta
16.30 plenaria e supervisione
18.00 conclusioni
DOCENTI
Alessandro Taurino, psicologo e docente di psicologia clinica presso l’Università di Bari
Chiara Monti, psicologa e psicoterapeuta della Gestalt
TUTOR D’AULA
Anna Maria Cagnazzo, psicologa e psicoterapeuta della Gestalt
Il corso si svolgerà presso l’Istituto Gestalt di Puglia, via De Simone 29 – Arnesano (Le)
PER INFO E PRENOTAZIONI:
[email protected], tel-fax 0832 323862
ALLA RICERCA DELLA PROPRIA FELICITA'
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Seminario intensivo esperienziale - 28 e 29 Marzo 2015
Se ci sentiamo spaesati, incapaci di scegliere e comunque con un senso di insoddisfazione probabilmente non stiamo vivendo la vita che avremmo voluto vivere e magari a causa di copioni familiari o di aspettative che poco hanno a che fare con i nostri desideri.
Attraverso l'uso di alcune tecniche derivate dalla psicoterapia della Gestalt (sedia vuota, psicodramma, lavoro con le polarità, fantasie guidate, ecc.), si favoriranno esperienze e riflessioni su tematiche riguardanti schemi e legami familiari, lutti e separazioni, traumi, introietti, atteggiamenti stereotipati, al fine di accompagnare i partecipanti verso nuovi orizzonti di maggiore realizzazione personale.
PROGRAMMA
IL GENOGRAMMA
Attraverso la tecnica del Genogramma si può analizzare graficamente il proprio mondo familiare avendo l’opportunità di lavorare sui legami, le separazioni, i lutti e i traumi. Questo modo di lavorare fa apparire subito evidente se vi sono dei nodi da sciogliere per sentirsi pienamente padroni della propria vita.
LO PSICODRAMMA FAMILIARE
Mettere in scena le dinamiche familiari permette di lavorare nel qui ed ora anche con episodi accaduti nel nostro passato ai quali non siamo stati capaci di dare una risposta soddisfacente. Spesso rispondiamo ad episodi diversi ma simili nelle modalità con atteggiamenti stereotipati con l’effetto di sentirci “incastrati” e succubi degli eventi.
Il nostro lavoro in gruppo permette al partecipante di prendere in considerazione altri punti di vista e di poterli sperimentare nella sfera privata.
INTERIORIZZAZIONI E INTROIEZIONI
Un introietto è qualcosa che abbiamo appreso dall’esterno (molto spesso dai nostri genitori) ma che non siamo riusciti a interiorizzare cioè ad incorporarlo con il nostro modo d’essere, così questa parte di noi viene fuori in maniera disarmonica, scissa tanto che non ci riconosciamo e che l’altro resta stupito dal nostro agire.
Questo meccanismo di difesa interrompe di fatto il contatto non permettendoci di soddisfare appieno i propri bisogni.
ALLA SCOPERTA DEL SENTIRE AUTENTICO
Una volta elaborati tutti i freni che inibivano il nostro sentire si può cominciare un percorso verso una nuova consapevolezza di quello che siamo e di ciò che abbiamo bisogno per dare maggiore senso alla nostra vita.
TARGET
Il corso prevede 16 ore di formazione teorico-esperienziale (due giorni) ed è rivolto a tutti colori che sono interessati a vario titolo (personale e/o professionale) ai temi dell'individuazione e della separazione dalla famiglia di origine. Il numero massimo di partecipanti è di 20 partecipanti.
DOVE E QUANDO?
Presso e in collaborazione con Istituto Gestalt di Puglia, via De Simone 29 – Arnesano (Le)
Sabato 28/03/15, dalle 9.00 alle 18.00 (pausa pranzo 13.00-14.00)
Domenica 29/03/15, dalle 9.00 alle 18.00 (pausa pranzo 13.00-14.00)
CONDUTTORI
Mirko Antoncecchi, psicologo e psicoterapeuta della Gestalt, socio CNCP Chiara Monti, psicologa e psicoterapeuta della Gestalt
Per Info e Prenotazioni:
e-mail: [email protected]
tel./fax: (+39) 0832 323862
(Dott.ssa Chiara Monti, 3204558947; Dott. Mirko Antoncecchi, 3318433349);
oppure compilare il modulo seguente:
D'AMORE E DI ALTRE AVVENTURE
Seminario intensivo esperienziale - 29 e 30 Novembre 2014
In un viaggio immaginario e condiviso, il seminario si propone di esplorare le esperienze legate all'amore, prendendo spunto da alcune tematiche e dinamiche ricorrenti fra amanti, per poi lasciarsi guidare dall'interesse e dalla curiosità del gruppo.
Si parlerà di:
CHE CON-FUSIONE! SARA' PERCHE' TI AMO?
(Confluenza e contatto)
In una prima parte del seminario, si proporranno esperienze e riflessioni che portino alla consapevolezza dei partecipanti la differenza tra confluenza e contatto, bisogno dell'altro (dipendenza) e piacere dello stare insieme (con-divisione), desiderio di cambiare l'altro e compassione dei limiti umani altrui, ecc.
I LINGUAGGI DELL’AMORE
(Comunicazione: impliciti, illusioni, desideri e aspettative)
Si proporranno esperienze e riflessioni sui possibili rischi di una comunicazione non diretta, facendo luce su possibilità altre di incontrarsi autenticamente con un uso consapevole del linguaggio, partendo da una comprensione di ciò che stiamo chiedendo all'altro e di quali emozioni le nostre parole smuovono nella relazione.
AMANTI IN TRAPPOLA
(Giochi nevrotici nella relazione)
Si cercherà di favorire l'emergere di modalità e possibilità creative per emanciparsi dai reciproci inganni d'amore.
A chi è rivolto?
A tutti coloro che, single o in coppia, sono interessati al tema delle relazioni amororose
Quando?
Sabato 29/11/14, dalle 9.00 alle 18.00 (pausa pranzo: 13.00-14.00)
Domenica 30/11/14, dalle 9.00 alle 18.00 (pausa pranzo: 13.00-14.00)
Dove?
Istituto Gestalt di Puglia, via De Simone 29 – Arnsano (Le)
Conduttori:
Mirko Antoncecchi, psicologo e psicoterapeuta della Gestalt
Chiara Monti, psicologa e psicoterapeuta della Gestalt
Per Info e Prenotazioni:
e-mail: [email protected]
tel./fax: (+39) 0832 323862
(Dott.ssa Chiara Monti, 3204558947; Dott. Mirko Antoncecchi, 3318433349);
oppure compilare il modulo seguente: